RICERCA E SELEZIONE
Ricerchiamo continuamente piccoli e grandi tesori di enologia,
facendo affidamento su pochi, ma irrinunciabili elementi
oltre 1000 etichette selezionate.
VINI ITALIANI
LA CANTINA
Il colore è il primo e più evidente aspetto per differenziare le tipologie di vino e quello che, nell'immediato, conquista di più assaggiatore e degustatore: il colore della bevanda è conferito da tutte le sostanze presenti nelle bucce degli acini d'uva, ma ancora di più dai modi in cui si trasforma il mosto in vino: la vinificazione.
La colorazione del vino rosso è il risultato della macerazione delle bucce d'uva a contatto diretto con il mosto (vinificazione in rosso), e le diverse sfumature di colore dei vini rossi dipendono dal tipo di uva, dalla durata del processo e dai contenitori in cui avviene la fermentazione (legno, acciaio, cemento, ecc).
Il vino rosato è una “variazione” della vinificazione in rosso perché la macerazione del mosto con le bucce di uve a bacca rossa è parziale o molto breve: i vini rosati si ottengono infatti normalmente lasciando le uve a contatto con il mosto per poche ore anziché per giorni, settimane o addirittura mesi come accade per alcuni vini rossi particolarmente intensi e strutturati.
Il vino bianco al contrario è ottenuto da un mosto in cui le bucce dell’uva non vengono lasciate a macerare con esso: in questo caso (vinificazione in bianco) l'unico elemento utilizzato durante la fermentazione è il mosto stesso, cioè il succo risultato dalla spremitura (quasi sempre ottenuta con macchine moderne capaci di dare la cosiddetta “pressatura soffice”) delle uve mature.
Una volta compreso questo è facile capire come per ottenere un vino bianco non è necessario partire da uve a bacca bianca, anzi: alcune delle più pregiate bottiglie di spumante al mondo sono ottenute solo da nobili uve a bacca rossa come pinot nero o pinot meunier (i cosiddetti blanc de noirs).
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